Motore Boxer: funzionamento, vantaggi e svantaggi
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Direttore: Alessandro Plateroti

Motore Boxer: funzionamento, vantaggi e svantaggi

Motore Boxer

Spesso indicato come ‘motore a cilindri contrapposti’, il motore Boxer oggi è utilizzato solo da Porsche e Subaru.

Il motore è il ‘cuore pulsante’ di un’auto; dalla nascita dell’industria automobilistica sono state sviluppate diverse soluzioni: alcune si sono imposte su larga scala, altre si sono ritagliate un posto di rilievo all’interno di un segmento specifico mentre altre non hanno avuto particolare fortuna (come ad esempio il motore Wankel). Tra i diversi tipi di propulsore c’è il motore Boxer: vediamo di seguito di cosa si tratta.

Come funziona il motore Boxer

Il motore Boxer viene spesso indicato anche come motore a cilindri contrapposti (‘flat engine‘, in inglese) Questa definizione deriva dalla struttura di questo propulsore in cui i cilindri sono disposti in modo tale da formare un angolo di 180 rispetto al blocco motore.

Dal punto di vista strettamente tecnico esiste una precisa differenza tra un propulsore in configurazione ‘Boxer’ e uno ‘a cilindri contrapposti’. Nel primo caso, le bielle sono allestite separatamente; nel secondo, invece, le bielle sono montate sullo stesso supporto e per questo spesso si parla di motore ‘V a 180°‘ o a ‘V piatta‘. Per quanto possa sembrare una differenza di poco conto, in realtà influisce in maniera significativa sulla dinamica del gruppo motopropulsore.

Ad ogni modo, il motore Boxer è anzitutto un propulsore a combustione interna e, in quanto tale, funziona secondo i medesimi principi di un motore in linea (a seconda del tipo di alimentazione).

Pregi e difetti motore Boxer

Così come altre soluzioni, anche il propulsore a cilindri contrapposti presenta vantaggi e svantaggi.

Il principale punto a favore del motore Boxer consiste nel perfetto bilanciamento, grazie al reciproco annullamento delle forze generate dai pistoni. Non vi sono, quindi, quelle vibrazioni che impongono la presenta di contralberi di bilanciamento (come nel caso del motore a cilindri contrapposti, in cui il contrasto tra forze è accentuato dal fatto che i pistoni si muovano nella medesima direzione). Il buon bilanciamento del gruppo moto-propulsore ha un effetto positivo sulla qualità della guida e sul rendimento della vettura dal punto di vista dinamico (trattandosi di motori piatti, possono essere collocati più in basso, abbassando il baricentro dell’intera vettura e implementando, di conseguenza, una migliore tenuta di strada).

Per ciò che riguarda i difetti, essi sono soprattutto di natura tecnica. I motori Boxer, infatti, sono più ingombranti di quelli in linea (ciò vale soprattutto per le applicazioni motociclistiche). Questo tipo di propulsori, inoltre, è molto più complesso dal punto di vista tecnico poiché presenta sue testate e due bancate.

Motore Boxer
Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/bmw-motore-boxer-motore-moto-4537789/
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Scheda tecnica del motore Boxer Subaru (benzina e diesel)

La Subaru è, assieme alla Porsche, l’unica Casa automobilistica che utilizza ancora oggi un motore Boxer; come si legge sul sito ufficiale del costruttore nipponico, “i pistoni sono disposti a 180º rispetto all’albero motore e si muovono in modo da compensare le rispettive vibrazioni. Con un motore di questo tipo lunghezza e altezza risultano più contenute rispetto a un tradizionale motore in linea, ed è anche più leggero”. In aggiunta “viene installato più in basso e offre un bilanciamento del peso pressoché perfetto“; questa configurazione “il basso baricentro del motore abbassa anche il baricentro dell’intera vettura”. La nota della Subaru sottolinea come “questi aspetti concorrono a rendere più sicuro, più stabile e più piacevole il comportamento su strada della vettura“.

Il costruttore giapponese ha sviluppato anche la prima versione diesel di questo tipo di motore. In particolare “è il primo motore diesel a cilindri orizzontali contrapposti al mondo concepito per l’uso su vetture passeggeri“. I tecnici Subaru hanno progettato l’unità di propulsione partendo da zero e prestando particolare attenzione alla rigidità complessiva “optando per una configurazione ideale del manovellismo detta “quadro” (corsa del pistone 86,0 mm x 86,0 mm di alesaggio)“. Rispetto a quello a benzina, il motore Boxer Subaru diesel risulta più corto e più leggero ed è in grado sia di assicurare alti valori di coppia sia di produrre una quantità ridotta di emissioni. Per i propulsori da 2.0 e 2.5 litri con doppio albero a camme in testa, la Subaru ha messo a punto anche il doppio AVCS, un meccanismo idraulico che regola la fasatura (ossia il tempo di apertura e chiusura) delle valvole di aspirazione e scarico.

I modelli di auto con motore Boxer

Come già accennato, le uniche due Case automobilistiche ad utilizzare in maniera intensiva il motore di tipo Boxer sono, ad oggi, la Porsche e la Subaru. Non sono state certo le uniche, dal momento che diversi costruttori, fin dall’inizio del ventesimo secolo, hanno cercato di proporre questa soluzione su alcuni dei propri modelli.

Uno dei primi a sperimentare il motore Boxer fu la Ford, tra il 1903 ed il 1906, su Model A, Model C e Model F. Tra gli anni Venti e Trenta la Tatra – Casa automobilistica ceca – produsse diversi modelli con questo tipo di propulsore, montato sia in posizione anteriore che posteriore.

Il motore Boxer ebbe un discreto utilizzo anche in Francia, grazie alla Citroen che propose il motore a cilindri contrapposti sulla 2CV e su alcuni modelli successivi, come ad esempio la Dyane, la Ami, la Visa e la Axel. Per quanto concerne i marchi italiani, si segnala il motore Boxer Lancia proposto prima sull’ammiraglia Flavia (1961) e poi sulla berlina Gamma, ultimo modello della Casa di Chivasso a montare un propulsore di questo genere. Nello stesso periodo, anche l’Alfa Romeo produsse alcuni modelli di serie equipaggiati con motore Boxer, in particolare l’Alfasud e l’Alfa Romeo 33 oltre alla 145 ed alla 145 prodotte alla fine degli anni Novanta. Restando in Italia, anche la Ferrari ha utilizzato motori con configurazione Boxer: le ‘Rosse’ con questo tipo di propulsore sono la Berlinetta Boxer e la Testarossa. Entrambe montano un V12 con i cilindri disposti con un angolo di 180°.

Chiudiamo con Porsche e Subaru. Quest’ultima ha introdotto i motori Boxer sulla 1000 lanciata nel 1966 e, nel corso degli anni, li ha utilizzati anche per modelli sportivi come la BRZ. La Casa tedesca offriva un motore a cilindri contrapposti già nel 1948 sulla 356. Con la Porsche Boxter del 1996 è stata inaugurata la produzione di un nuovo motore Boxer a sei cilindri raffreddato ad acqua.

Fonte foto: https://pixabay.com/it/photos/bmw-motore-boxer-motore-moto-4537789/

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ultimo aggiornamento: 21 Ottobre 2019 17:19

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